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Amianto: la guida per smaltirlo correttamente

Come rimuovere i manufatti realizzati con questo materiale o in eternit? Quali sono le procedure da seguire? Ci sono degli sgravi fiscali per chi effettua quest’operazione?

L’amianto è un materiale molto pericoloso, ma purtroppo utilizzato spesso in ambito edile, almeno in passato. Tubature, cappe delle cucine, garage, tettoie e molte altre costruzioni, fino a non molti anni fa, erano realizzate in amianto (o in eternit, un suo derivato).
Com’è noto e acclarato, quando questo materiale si deteriora a causa dell’usura, diventa assai nocivo per la salute delle persone, poiché rilascia sostanze cancerogene. È opportuno, quindi, liberarsi dei manufatti in amianto rapidamente, specie se vecchi e logori. Le operazioni di bonifica smaltimento amianto, però, non sono semplici e il “fai da te” è assolutamente sconsigliato per almeno due motivi: la già citata tossicità del materiale e la rigorosa disciplina che norma queste procedure. Occorre, quindi, servirsi di aziende specializzate, i cui addetti abbiano ottenuto le opportune certificazioni per operare in quest’ambito.Il poter dimostrare di avere conseguito le qualifiche di “Responsabile di gestione e direzione delle attività di bonifica amianto”o“Responsabile tecnico delle aziende esercenti attività di gestione dei rifiuti” evidenzia la serietà e la professionalità dell’operatore.

Sono poche, per non scrivere pochissime, le aziende che offrono anche il servizio di “trasporto dell’amianto in discarica”. Il motivo è presto spiegato: per effettuare questa operazione l’impresa deve aver raggiunto la certificazione relativa al trasporto di rifiuti pericolosi. Un attestato che l’Albo Gestori Ambientali rilascia solo dopo un corso lungo e selettivo, sicuramente non alla portata di tutti gli operatori del settore.
Nel nostro territorio, tuttavia, opera una delle poche aziende italiane in possesso della certificazione necessaria per trasportare l’amianto in discarica. Si chiama Ecologic Service e offre un servizio globale in merito all’attiva di bonifica smaltimento amianto, compreso il trasporto dei manufatti presso le discariche autorizzate. Questa realtà, iscritta alla categoria 10A e 5F dell’Albo Gestori Ambientali sezione del Friuli Venezia Giulia (presso la Camera di Commercio di Trieste, Ufficio Ambiente), esegue tutte le procedure del caso, dal sopralluogo per osservare lo stato di conservazione deioggetti in amianto (o in eternit), fino alla consegna al cliente (privato, pubblico o azienda) della dichiarazione di avvenuto smaltimento.

Per completare questa guida, infine, occorre ricordare che è previsto una specie di “eco-bonus” per i soggetti che decidono di smaltire correttamente l’amianto. L’IVA a cui è assoggettata l’operazione è agevolata (10%) e il cliente può beneficiare di sgravi fiscali di entità variabile, oggi pari al 36%.